martedì 23 giugno 2015

Storielle da un minuto di Alice Muzzioli

Una ragazza dall'aria un po' distratta rispose sospirando : Ora che ho finito Il Conte di Montecristo, cosa potrò mai leggere? E noi, noi comunità di lettori riuniti intorno a lei per farci raccontare Come si solletica negli altri il desiderio di leggere sentimmo tutti un'identica fitta. Cosa si legge dopo il romanzo perfetto? Le vendite de Il Conte di Montecristo per quella sola recensione in forma di domanda impennarono e il corso aveva trovato la sua migliore sintesi.
Oggi ho la risposta. Dopo Il Conte di Montecristo, io sto leggendo in rigoroso disordine le Storielle da un minuto di Alice Muzzioli.

A leggere forse si leggono in meno di un minuto, ma i secondi che vi avanzano teneteveli da conto perché vi servono per ascoltarle. Sarà perché Alice nasce musicista, ma io dopo ogni storiella sento quell'istante sospeso di silenzio che segue un concerto, nel quale finiscono di vibrare le corde, l'eco delle ultime note di assopisce e solo allora si sente di aver assorbito l'esecuzione e si è pronti per applaudire. Così ogni storia, per quanto breve, per quanto irreale, ha un'eco, un riverbero, un tempo che la conclude e in cui finisce di raccontarsi.

L'arte di Alice sta nell'avvicinare le sue storielle all'orlo pericoloso della poesia, evocandola nel gusto musicale delle parole, nell'immaginifica fantasia che le ha prodotte.
Sono storie di incontri, di immagini, di odori, non-sense, di impressioni ed emozioni.
Per me tanto più preziose perché Alice è tra le amiche che ho più care, un'anima di un'altra epoca che attraversa questa nostra con la graziosa serietà dei bambini intenti a scrutare il mondo e con la stessa capacità di renderlo più vivido al suo passaggio. Quando la conobbi pensai immediatamente che questa ragazza avesse una marcia in più: le sue più disparate attività, tutte splendide, lo testimoniano; ma non percepivo solo questo, il certo successo di ogni sua impresa. Io so di aver incrociato lungo il mio cammino una persona straordinaria, nello sguardo con cui guarda il mondo lo vedo, perché lo assimila nei suoi dettagli e ne coglie sfumature, impressioni e realtà che diventano storielle da un minuto; e nel fatto che lo sa rendere migliore. Credetemi, o leggete le sue fantastiche avventure nel suo blog: Alice arriva e ciò che la circonda non è più uguale a prima, con lei arriva la curiosità artistica, la voglia di scherzare, di farsi il solletico, di creare relazioni, di porsi domande e darsi risposte improbabili, di iscriversi ad un corso di gallese, fare concerti, tenere lezioni, girare il mondo, parlare norvegese, fare a maglia una coperta, esibirsi in teatro, creare un musical, o dei comodini, suonare, studiare, sudare, scrivere un libro, traslocare, far parte di un coro, scrivere una guida... solo che solo lei ce la può fare!!
La signora della sua storiella è dunque una profonda conoscitrice dell'animo umano e fa bene a fissarla con tutto l'interesse che merita.
E per me queste storielle parlano di affetto per la vicinanza che Alice sa dimostrarmi senza parlarmi come nella fitta corrispondenza che ci siamo scambiate e che meriterebbe una corsiva inclinata con gli occhielli allungati; nell'affetto che nutre e che suscita in me e nella mia famiglia tutta. Nel coraggio che mi infonde. 

Le Storielle le trovate su amazon ma anche in libreria, dove io repente ne acquisterò un minimo di tre copie...