sabato 20 giugno 2015

La Biblioteca per la Scuola primaria e dell'infanzia Falcone e Borsellino rinasce e si apre al quartiere

Martedì 16 giugno il Consiglio d'Istituto dell'IC Falcone e Borsellino approva
il riallestimento e la riapertura della Biblioteca scolastica
il progetto è stato proposto e fortemente voluto dalla Libera Biblioteca PG Terzi e dall'Ass. genitori che garantiranno anche l'apertura pomeridiana della biblioteca.

Agli inizi della loro storia le biblioteche scolastiche, e più in generale le biblioteche pubbliche destinate ai bambini, hanno svolto una funzione centrale nel percorso educativo, nell'offerta di strumenti di scelta e di orientamento nell'informazione finalizzati a liberare ogni cittadino dai condizionamenti sociali di nascita verso un pieno godimento dei propri diritti democratici; nella seconda metà del Novecento a questa primaria funzione 'informativa e formativa' si è affiancata una rilevanza ricreativa e sociale nelle biblioteche per ragazzi. Proprio quando la crisi economica e il forte cambiamento del panorama culturale nell'era digitale esigono un ripensamento e una nuova valorizzazione delle biblioteche scolastiche e per ragazzi in questa doppia e primaria funzione informativa e di centro di aggregazione sociale, le biblioteche scolastiche hanno perso i finanziamenti pubblici necessari al loro funzionamento e quelle che resistono, con personale ridottissimo e in condizioni di perenne precarietà, si ergono in un contesto culturale che si sta inaridendo e la cui deriva, da sole, non possono contrastare.
Il nostro quartiere è piuttosto decentrato rispetto alle biblioteche pubbliche per bambini; le due di riferimento, via dei Sardi e Villa Leopardi, non offrono, né per gli orari di apertura né per la loro localizzazione, una facilità di frequentazione che possa rendere familiare l'ambiente di una biblioteca per ragazzi per i bambini della zona di piazza Bologna. In questo contesto, entrambe le biblioteche scolastiche degli Istituti Comprensivi del quartiere, 'Fratelli Bandiera' e 'Falcone e Borsellino' , sono smantellate o inattive.
L'Associazione Libera Biblioteca PG Terzi ha iniziato in questa zona la propria attività di promozione del piacere della lettura, cercando di creare occasioni, anche le meno 'tradizionali' di incontro tra libri e persone e ci è sembrato naturale, conoscendo la condizione del nostro territorio, immaginare di far rinascere la Biblioteca della scuola materna ed elementare Falcone e Borsellino. La conoscenza del Comitato genitori di questa scuola ci ha suggerito di farlo attraverso il coinvolgimento di insegnanti e genitori. L'esperienza della nostra Associazione ci ha insegnato che il 'libro' non è mai solo 'un libro', ma una conversazione, una comunicazione, uno scambio e un'esperienza emozionale e abbiamo anche potuto verificare con tanti bambini che 'la lettura' è in grado di trascinarli e schiudere per loro le porte di meravigliose avventure solamente se si sentono coinvolti in maniera personale ed emotiva. Da questi spunti è nata in noi l'idea che avremmo potuto giocare a nostro comune vantaggio il contesto di partenza: che la crisi, i tagli al personale e ai fondi delle biblioteche, avrebbero potuto darci un'opportunità per ripensare la biblioteca come luogo comune, come bene pubblico. Si avvicinano a noi genitori volenterosi, curiosi, pieni di entusiasmo e ricchi di talento, ciascuno ha qualcosa da donare. Questo è il nostro e vostro ricchissimo patrimonio e vale molto più di uno stanziamento o una nota nel bilancio. Ogni volta che vediamo un adulto, che sia un insegnante, un genitore, un nonno, che dona con passione un momento del suo tempo ad un bambino, per indicargli un passo di un libro o sussurrargli alcune righe, sappiamo che quel libro è entrato nel cuore di quel bambino e insieme alla sua storia gli racconterà ad ogni pagina affetto, attenzione e gli regalerà sicurezza in se stesso. Allestendo noi, con le nostre energie e il nostro entusiasmo, una biblioteca per i bambini di questa scuola stiamo rinnovando questo gesto; coinvolgendo il talento e le competenze dei genitori e degli insegnanti stiamo creando una comunità intorno ad una biblioteca che nasce come luogo di socializzazione.
Quella descritta non è, o almeno non è solo, l'utopia che ha spinto noi dell'Associazione e il Comitato genitori Falcone e Borsellino a pensare di ricostituire la Biblioteca scolastica di questa scuola, ma è pressappoco la traduzione letterale di un articolo pubblicato su “Bibliotèque(s)”1Periodico dell'Associazione nazionale francese dei bibliotecari - a proposito di un'esperienza che da anni si è attivata in Giappone.
In quello Stato, che per molti anni non ha sostenuto delle specifiche politiche rivolte alla promozione della lettura dei bambini, negli ultimi anni sono sorti i bunko delle piccole biblioteche private per bambini promosse da personale volontario che occupano luoghi insoliti (panetterie, case private, templi, pescherie...) o sono ospitati in luoghi pubblici (biblioteche o scuole). In questi più di 1.000 'luoghi della lettura', molto diversi per dimensioni e orari di apertura, genitori, insegnanti, bambini e volontari collaborano per garantire servizi di prestito, di pubbliche letture, gruppi di lettura e attività sociali e di promozione culturale. Nati per sopperire alle carenze del sistema pubblico “De fait, les bunko ont fait bien plus que compenser l’absence de bibliothèques publiques2 perché sulla promozione della lettura rivolta ai bambini si sono potute innestare buone pratiche di partecipazione che ne hanno saputo attivare le componenti sociali: intorno ad una piccola raccolta di libri si è creata una comunità.
Il nostro progetto

La Biblioteca che immaginiamo è uno luogo aperto per la scuola e per la società, un “luogo dove soddisfare i bisogni informativi, culturali e ricreativi dei bambini e dei ragazzi della comunità locale1” ma anche in cui docenti e genitori possano collaborare in uno spazio e un tempo di condivisione e partecipazione. Lo spazio di una biblioteca per bambini è certamente un luogo di formazioni per gli insegnanti, ma è anche il luogo in cui lavorare con i genitori e per i genitori, sfruttando un servizio rivolto ai bambini per coinvolgere in iniziative e attività culturali, ricreative e sociali un pubblico molto più ampio. Proprio per questa aspirazione ad aprirsi alla comunità di riferimento e al dialogo con essa, la nostra richiesta è che l'aula destinata ad ospitare la Biblioteca scolastica si trovi al piano terra e sia raggiungibile senza barriere architettoniche anche dall'esterno. Che l'orario di apertura agli utenti permetta alle classi di servirsi della Biblioteca, accompagnate dai propri docenti con cui si stabiliranno modalità di collaborazione e si potranno realizzare progetti di promozione della lettura, ma che nel tempo venga valutata seriamente l'ipotesi di prolungare l'orario di apertura così da permettere a bambini e genitori della scuola e del quartiere di poter godere della Biblioteca, scegliere, leggere, ascoltare libri, fruire del prestito, di laboratori, attività e corsi...

1 IFLA (International Federation of Library Associations), Linee guida per i servizi bibliotecari per ragazzi, trad. it. Di L. Tarantello, Roma, AIB, 2004, p. 3

1 Kiichiro Takahashi, Bunko story. Les bibliothèques jeunesse privées du Japon. “Bibliothèque(s) - Revue de l’association des Bibliothécaires de France”, 61 (mars 2012), pp. 26-30; cfr. Anche Marie Ichikawa, Les bèbès lecteurs au Japon : politiques, services, collections, “Diplòme de conservateur de bibliothèques. Mémoire d'étude. Janvier 2005” pubbl. On-line (http://www.enssib.fr/bibliotheque-numerique/documents/620-les-bebes-lecteurs-au-japon.pdf)
2 Kiichiro Takahashi, Bunko story cit.

L'immagine che illustra questa pagina è frutto del gran lavoro di collaborazione dell'Ass. genitori e della LBPGTerzi nella stesura del progetto e per la partecipazione al bando ACEA per Roma.